giovedì 28 febbraio 2008

MIMMO BAUDO


A Di Carlo le voci di un possibile esonero emerse in settimana non hanno fatto né caldo né freddo: "Mi sembrava di essere al Dopo Festival: tante chiacchiere, alle quali io non faccio assolutamente caso". Buon per lui. E per noi, che ringraziamo Lucarelli in virtù del gentile omaggio recapitato alla Curva con un po' di ritardo ma infine recapitato: altri 10 minuti e probabilmente le orecchie del tecnico avrebbero assaporato una musica ben più stridula di quella della Berté o dei vari Tricarico, Cutugno e compagnia cantando. Anche Sua Circonferenza, al termine della gara, ha smentito ogni insinuazione: "Con lui ho sempre avuto un rapporto molto chiaro, sincero, gli ho dato fiducia e continuo a dargliene. Non abbiamo mai parlato di esonero". E ancora: "I cambi, questa sera, sono stati perfetti: a Torino avevo detto che il mister li aveva sbagliati, ma se non posso permettermi di fare un commento cosa faccio: spendo e basta?". A dimostrazione, tuttavia, di come la situazione in casa crociata prima di ieri non fosse poi così stabile - ma anche della straordinaria eleganza del Nostro Adorato nel metterti pressione - pubblichiamo di seguito due intercettazioni forniteci dalla Procura della Repubblica in combutta con Sandro Piovani. Il giornalista della Gazzetta non le pubblicherà poiché, ci ha spiegato, "se fossi uno degli interlocutori, mi darebbe fastidio leggere frasi mie sul giornale: non voglio e non posso attribuirmi un peso diverso da quello di Ghirardi". E su questo, a onor del vero, non ce la sentiamo di dargli torto.

Martedì 25.02.08, ore 23.57
Ghirardi: "Sono Tommaso"
Di Carlo: "Salve"
Ghirardi: "Salve saranno Empoli e Udinese, porca di quella puttana"
Di Carlo: "Scusi, presidente. Non volevo fare dell'ironia. Per servirla".
Di Carlo: "No, niente. Ero al telefono con De Biasi ed è saltata la linea: nel richiamarlo ho fatto il numero sbagliato. Non si preoccupi, torni pure a dormire"

Mercoledì 26.02.08, ore 02.05
Ghirardi: "Sono Tommaso"
Di Carlo: "Buonanotte"
Ghirardi: "Ah, è casa Marzullo. Scusi, ho sbagliato numero"
Di Carlo: "No, presidente. Sono io, Di Carlo"
Ghirardi: "Ma certo che è lei, lo so. Stavo scherzando. Volevo scusarmi se prima sono stato un po' brusco. Sa, noi bresciani a volte eccediamo in schiettezza"
Di Carlo: “Ci mancherebbe”
Ghirardi: “E visto che non mi piace dire le bugie, volevo anche rassicurla: non stavo parlando con De Biasi"
Di Carlo: "Beh, questa è una bella notizia, presidente. Non le nascondo che per un attimo..."
Ghirardi: "Ero con Giampaolo. Mi è venuto in mente De Biasi perché mi ha chiamato mentre ero a cena e siamo stati a chiacchierare per due ore. Fino a quando non ho dovuto riagganciare perché avevo l'altro in linea che aspettava. E’ stato un banale lapsus. Anzi, un copsus, come disse alle Iene quell'onorevole di An che scambiò Mandela per un presidente sudamericano. Si ricorda?”
Di Carlo: "(ansimante) No, faccio fatica"
Ghirardi: "Non si preoccupi, sarà l’ora tarda. Sereno riposo”
Di Carlo: “(voce rotta) Grazie presidente, anche a lei”

1 commento:

Frankie hi netter ha detto...

un po' di sano ossigeno finalmente!