Martedì 25.02.08, ore 23.57
Ghirardi: "Sono Tommaso"
Di Carlo: "Salve"
Ghirardi: "Salve saranno Empoli e Udinese, porca di quella puttana"
Di Carlo: "Scusi, presidente. Non volevo fare dell'ironia. Per servirla".
Di Carlo: "No, niente. Ero al telefono con De Biasi ed è saltata la linea: nel richiamarlo ho fatto il numero sbagliato. Non si preoccupi, torni pure a dormire"
Mercoledì 26.02.08, ore 02.05
Ghirardi: "Sono Tommaso"
Di Carlo: "Buonanotte"
Ghirardi: "Ah, è casa Marzullo. Scusi, ho sbagliato numero"
Di Carlo: "No, presidente. Sono io, Di Carlo"
Ghirardi: "Ma certo che è lei, lo so. Stavo scherzando. Volevo scusarmi se prima sono stato un po' brusco. Sa, noi bresciani a volte eccediamo in schiettezza"
Di Carlo: “Ci mancherebbe”
Ghirardi: “E visto che non mi piace dire le bugie, volevo anche rassicurla: non stavo parlando con De Biasi"
Di Carlo: "Beh, questa è una bella notizia, presidente. Non le nascondo che per un attimo..."
Ghirardi: "Ero con Giampaolo. Mi è venuto in mente De Biasi perché mi ha chiamato mentre ero a cena e siamo stati a chiacchierare per due ore. Fino a quando non ho dovuto riagganciare perché avevo l'altro in linea che aspettava. E’ stato un banale lapsus. Anzi, un copsus, come disse alle Iene quell'onorevole di An che scambiò Mandela per un presidente sudamericano. Si ricorda?”
Di Carlo: "(ansimante) No, faccio fatica"
Ghirardi: "Non si preoccupi, sarà l’ora tarda. Sereno riposo”
Di Carlo: “(voce rotta) Grazie presidente, anche a lei”