lunedì 10 marzo 2008

PRIMO MAGGIO











Festa dei lavoratori, ieri, al Tardini: dopo una settimana in cui "si è allenata molto bene", la squadra ha deciso di godersi il meritato riposo. Considerata l'occasione, sembrava brutto dare il via ai bagordi senza un gol del depositario onomastico della giornata. Essendo poi la domenica il dì della stretta di mano con il prossimo, i buoni samaritani dimentichi della croce al petto hanno visto bene di regalare una piccola gioia anche a Emiliano Bonazzoli, la cui ultima rete di testa al Tardini risaliva ai tempi dello shopping di Nakata in via della Repubblica. Tra i più rilassati e paciosi il sempre molto amato Reginaldo, esibitosi poco dopo l'ingresso in campo nella più classica delle specialità: il tiro-cross troppo fuori bersaglio per somigliare a un tiro e troppo potente per ricordare un cross. Il sambadero ha poi concluso l'opera imperversando sulla fascia di competenza con un'operosità degna del miglior Ciccio, l'aiutante nullafacente di Nonna Papera che alle fatiche della muntura preferisce lo stormire delle frasche. Grazie anche a lui. "Noi abbiamo necessità di vittoria, di far punti: la nostra rabbia e determinazione deve essere superiore alla loro. Bisogna badare al risultato e il risultato ci dovrà dire di un Parma perfetto, andato oltre le proprie possibilità, un Parma che deve volere la vittoria con la determinazione e spunti di qualità importanti dei giocatori in campo": non bastasse, seguendo un copione consolidato, Di Carlo si era pronunciato sulla gara ancor prima di giocarla, dosando come sempre i termini e intonando le proprie parole alle note dell'umiltà e della parsimonia. Nell'attesa che le favole si tramutino in realtà, sono stati i tifosi, ieri, a favorire il trapasso, richiamando all'ordine i giocatori in vista del ritorno al dovere del lunedì: "Andate a lavorare" gli è stato ricordato, per sicurezza, al termine del match. Un match che, come scrive oggi il Corriere dello Sport, ha visto presente in tribuna, intento a "prendere appunti", una nostra vecchia e cara conoscenza, un uomo al quale la città è legata da ricordi sportivi e affettivi impareggiabili. Non vogliamo, però, avanzare illazioni. Ci limitiamo a segnalare la cosa, anche in considerazione del fatto che è chiaro, a questo punto, come il Parma abbia bisogno di una sana e rapida sterzata, mentale e psicofisica. Per rovesciare la classifica servono grinta, ordine in campo e attaccamento alla maglia: serve una nuova Scala di valori.

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