giovedì 20 marzo 2008

LA RIVOLUZIONE CUPERNICANA










Budino al centro del gioco e tutti gli altri a orbitare attorno: la rivoluzione cupernicana è semplice ed efficace, agisce sulla testa più che sui piedi, e ci regala il miglior conte Igor, quello acqua e sapone nonché totem di riferimento per i compagni, pronto a proteggere palla e far ripartire la manovra, ma anche, all'occorrenza, impostare il gioco e dare il la al contropiede. Un Budino pane e vino, rinfrancato dal vaccino di Chabas e indomito lottatore fino all'ultimo: standing ovation. Il Nostro Adorato, intanto, in estasy di fronte al freddo e pacato portamento di don Ettore, vede Argentina ovunque mentre lo chef della reggia di Carpenedolo assicura che da diversi giorni non è più lui. Dopo essersi iscritto al corso di tango del Circolo Castelletto di via Zarotto, ieri sera Tommaso I ha installato fornelli e pentole nello spogliatoio, dove, a fine gara, ha accolto Cuper e i ragazzi con un fumante buffet a base di empanadas e tortillas. Accompagnati dalle note di Astor Piazzolla eseguite alla chitarra classica da Medeghini, per l'occasione con tanto di sombrero in testa, i crociati hanno festeggiato fino alle 2 di notte, intervallando i vari "Hector, te quiero" e "Adios Di Carlo" a rapide improvvisate nell'incredula sala stampa. Conclusi alla grande i bagordi con un assolo di bandoneon sotto l'acqua scrosciante della doccia, Sua Circonferenza ha trasferito l'intera carovana in piazza Garibaldi dove, tra una foto a cavallo dell'"Eroe dei due mondi" e una sassaiola contro le vetrine dell'Orientale, si è fatta allegramente l'alba. E' a quel punto che, in una Parma ancora sprofondata nel sonno, il Presidente, fresco come una rosa, ha scardinato l'ingresso del negozio ufficiale della società, a due passi da piazza della Steccata, per improvvisare nella deserta via Cavour una passerella dedicata alla moda primaverile, vestendo personalmente ogni singolo giocatore con i capi rubati dalle vetrine e quelli rinvenuti in magazzino. Non trovando una taglia sufficiente a contenere le proprie grazie, espanse ulteriormente dall'abbuffata, il Sommo, piuttosto adirato, ha preparato la lettera di licenziamento per le commesse dello shop, auto-nominandosi direttore ad interim dell'esercizio. Chiusi i festeggiamenti assieme alla squadra sotto casa di Vignali, al grido di "Budan sindaco", Sua Circonferenza ha fatto ritorno al Tardini per recuperare alcune carabattole, tra cui le chiavi di casa, dimenticate nel frigo del bar adiacente la tribuna stampa. Stravolto dalla nottata e reso irriconoscibile dalla divisa a maglietta e pantaloncini corti indossata in occasione del pret a porter, il Magnifico, scambiato per un invasato della Nord, è stato bloccato ai cancelli dal servizio di sicurezza. La furia verbale del Nostro Adorato si è abbattuta dapprima sugli agenti e, in seguito, sul servizio di scorta. Filmato dalle telecamere e oramai stremato dalle urla, Tommaso I è riuscito infine a varcare il portone sfondandolo di peso dopo una rincorsa partita dalla rotonda del Petitot. Subito bloccato, per lui è scattato il Daspo con una diffida di 3 anni e l'obbligo di firma in questura ogni domenica.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
giacomo crode ha detto...

Niente censure: il post di cui sopra rimandava ad un poco simpatico link. Il blog vi difende dai virus. "Premiata Salumeria Ghirardi: è tutto intorno a te".

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